martedì 30 novembre 2010

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il buco che lascia cicciutti quando è via è tangibile e vasto. difficile da bilanciare, improbo da colmare.
aiuterà un tono in più di leggera allegrìa, quando l'animo di lei non sia chiuso al resto del mondo.
sa che l'amo. non la consola abbastanza.

sabato 27 novembre 2010

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sabatosole. le cose si fanno da se'. ciò che resta indietro non genera ansia.
eppure era partita malino. vabbè, non bisogna capire : più vale godere.

venerdì 26 novembre 2010

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lei sarà via ancora tante ore.
intanto ha nevicato. ha tirato borino di gelo.
la presentazione s'è fatta, neanche poi male.
sono stanco a morsi e la notte è più che incerta.


ho bi-sogno di mare e di calma, con poco vento e sentore di salso.
aspetterò quanto serve.

giovedì 25 novembre 2010

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troppe cose che pretendono di essere fatte, iniziate e finite.
la più parte non mi spremono nemmeno una stilla di voglia, nessun motivo d'entusiasmo.
blah !

mercoledì 24 novembre 2010

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spal e ascanio celestini : due buone presenze in uno stesso giorno.
pecora nera : uno stesso concetto a legarle.

martedì 23 novembre 2010

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ho desiderio giovane di respirare attraverso la spaccatura che porti al fondo del ventre, dove sento di te nel frastuono di mare con cui parla la vita.
tutt'altro del gesto - egoismo - di usare di te per svuotarmi di seme.

domenica 21 novembre 2010

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astio e malditesta. squarci di amore puro avviluppati tra rovi di fastidio che - in altri tempi - riuscivano a soffocare ogni luce al domani. ma è proprio un'altra vita.

sabato 20 novembre 2010

venerdì 19 novembre 2010

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giornata pesante in settimana sfibrante. piove sul bagnato, in tutti i sensi.
ma intanto le improvvise emergenze ci trovano uniti stretti. siamo più forti insieme.

giovedì 18 novembre 2010

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com'è raggelante avvertire il fastidio, quasi lo schifo, per la mano che la carezza : difesa istintiva ( e quindi innocente ?)contro ciò che oltraggia il pre-sonno e il chiudersi in se' che presuppone ?

preferirei di no, ma mi corre memoria a me che vivo sulla pelle il disagio del contatto di chiunque venisse a sfiorarmi, prima di Lei.

martedì 16 novembre 2010

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con l'acqua che viene anche oggi....
(solo col suo caldo addosso al mio sento voglia di vivere. e posso dormire.)

lunedì 15 novembre 2010

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fuori. foglie secche e corvee conseguenti....stancarsi fisicamente per stendere i nervi e mettere meglio a fuoco le robe da fare domani, tante.
il bello è sentirsi più vicini ponendo mente, ciascuno a suo modo, alle stesse occupazioni, insieme.

domenica 14 novembre 2010

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una giornata tutta fuori. non del tutto, ma già da far bene.
senza lamentarsi ,lei tutto un dritto, dopo una notte di quelle pesanti.
ogni tanto mi perde - poi sente di doversi scusare : considerato indole ed abitudini bisogna pur dire che fa del suo meglio, e che mi vuol bene non poco.
è abbastanza per farmi sentire quanto sia fortunato, privilegiato.
mi sono lasciato scegliere dalla sorte : mi ha premiato. ora tocca solo di meritarmelo sempre meglio.

sabato 13 novembre 2010

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Intanto son rintronato dal raffreddore, tra sternuti e colar di lacrime , e tosse secca.
Penso a domani, a girar per tagli di quello buono, coi compari piu' adatti, e sto gia' ben meglio.

.Idee...

"il mondo, nell'infinita varietà' delle sue apparenze, puo' aver bisogno di passare per la cruna dell'ago dell'Io, per raggiungere un accettabile grado di credibilità'. senza ignorare che anche l'Io, messo alle strette, non e' altro che un'illusione fra le altre.

(ricavata dal quotidiano si oggi. La stampa - eman.Trevis, mica ciufoli...)

venerdì 12 novembre 2010

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cinema tutto pieno. teatro molto pieno, abbonati raddoppiati....
che sandaniele stia cambiando pelle ??

mercoledì 10 novembre 2010

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ascolto il rumore dell'ennesima acqua . mi vergogno un po' a dir che mi piace, mi stende i nervi e concilia i pensieri.
sta per arrivare un periodo ad alta densità di rugby.
sta per arrivare un momento quando faremo all'amore , di voglia.
la vita mi sorride, dispari e arrogante com'è. vera.

martedì 9 novembre 2010

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ogni volta che misura dal vero le mie 'radici' e quanto dìstino dalla sua prospetiva sulla vita si sgomenta di noi, si distanzia, non si fida più, nemmeno di come guido.
farò bene a tenerla distante da quel mondo almeno per un bel po'.
del resto non può che restarle incomprensibile e quindi, per com'è fatta, spaventevole.pazienza.
vuol dire che ho una compagna nella vita finchè sto 'di qua de l'aghe'. di là me la sento ugualmente, ma ben accucciata in fondo al cuore. non è grave, spero.

domenica 7 novembre 2010

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sere fuori con amici colleghi. festeggiamenti, chiacchiere in libertà. vino - tanto- risate. 
la sera dopo sul divano, noi soli, a veder quell'insulso di zucchero fino alle 11. poi a letto, muti e nanna, che c'è la colite (molto spesso , da un po') ed il sentirsi brutta (grassa) ed in disordine.
che ruolo devo tenere, vedere in questo ambaradàn triste e ripetuto ?|??

sabato 6 novembre 2010

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l'ultima volta che l'ho visto lavorare c'era ancora V. , lo trascinava in giro lei. poco dopo se n'è andata.
stasera l'ho riacceso : c'era gran bisogno e si nota tantoa differenza in meglio, laddove è passato.
toglie la cragna mica solo dalla moquette, a volte, e fa gran bene, un modesto aspirapolvere.

venerdì 5 novembre 2010

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nebbia sul colle. qui pare una roba un po' incongrua, fuori posto, come uno salito sulla corriera sbagliata che dovrà scendere alla prossima.
tutto diverso dalla coperta pesante, dal color di condanna, che t'invadeva le ossa per mesi lunghissimi, giù all'altra vita.

giovedì 4 novembre 2010

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incroci noiosi di carte da mandare avanti, gente da rincorrere, chincaglierie nataline da metter su....tenendo a bada germi e catarri.
e l'artiglio della depressione, col suo veleno paralizzante, sempre lì dietro l'angolo, pronto a colpire.....
faccio, partecipo, sto attivo. nella speranza che non risulti solo un dibattersi vano, un'avvitarsi su me stesso, verso il buio.
ho voglia di vivere lento, di andar con la luce del cielo di Capri.

martedì 2 novembre 2010

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morire il giorno dei morti. epilogo degno d'una storia d'amore ed entusiasmo deragliata - assurdamente- in tragedia irreparabile. da far riflettere un po' tutti noi, da riempire d'angoscia. e più da mettersi via in fretta, che spinge ad ammattire o a perderci la voce a bestemmiare.

lunedì 1 novembre 2010

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circondati dalla pioggia torrenziale. tenuti dentro casa, dentro noi stessi. eppure , adagio ma con determinazione, ci tendiamo mani invisibili ma avvertibilissime. cerchiamo una terra comune, un passo di danza in cui stare a tempo.
voglio invecchiare con questa donna, tra quotidianità sdrucciolevole e appigli certi, e batticuori sempre.
uno spavento di felicità, come diceva bene l'avvocato al piano.