mmm...saranno 4 gg sotto l'acqua...tutto uno slalom tra pozzanghere e tagli di bordeaux....non ci rinuncerei x niente al mondo !
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venerdì 20 aprile 2012
giovedì 19 aprile 2012
piove (sul bagnato)
giornata tanto piena di seccature, tutte impossibili da provare a risolvere se non da domani.
che sarà venerdì. figurarsi.
che sarà venerdì. figurarsi.
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domenica 15 aprile 2012
Esci dal sonno che sei bene, normalmente. Il giorno ti prende in consegna con una fila, una lunga serie di pensieri grigi, pesanti : quel che devi affrontare e provare a risolvere, quel che non devi scordare, quel che non vuoi ricordare...farsi del bene vuol dire anche imparare a tenerli in attesa, fargli fare anticamera. E svegliarsi alla luce di pensieri più lievi, di progetti felici: una colazione lenta, un viaggio da 'coltivare', l'affetto concreto e abbondante che ti attornia e sostiene.
Delle volte mi pare, qui ultimamente, di avere capito come si fa.
Di sicuro ho notato che bene che fa ancor più a chi hai a cuore.
martedì 10 aprile 2012
domenica 8 aprile 2012
Il poco che basta
Queste ore inerti di pensieri da soli : avanti uno per volta, si presentano più' districabili e umani. e' tempo sottratto all'ansia di riempire la vita, e' un assaggio di accettabile idea d'aldilà.
Il sole e' arancio e dorato : tra poco e' la sera, ma adesso e' ancora quest'oggi felice di semplicita'.
venerdì 6 aprile 2012
lucidità
Noi non ci conosciamo. Penso ai giorni
che, perduti nel tempo, c’incontrammo,
alla nostra incresciosa intimità.
Ci siamo sempre lasciati
senza salutarci,
con pentimenti e scuse da lontano.
Ci siam riaspettati al passo,
bestie caute,
cacciatori affinati,
a sostenere faticosamente
la nostra parte di estranei.
Ritrosie disperanti,
pause vertiginose e insormontabili,
dicevan, nelle nostre confidenze,
il contatto evitato e il vano incanto.
Qualcosa ci è sempre rimasto,
amaro vanto,
di non ceduto ai nostri abbandoni,
qualcosa ci è sempre mancato.
che, perduti nel tempo, c’incontrammo,
alla nostra incresciosa intimità.
Ci siamo sempre lasciati
senza salutarci,
con pentimenti e scuse da lontano.
Ci siam riaspettati al passo,
bestie caute,
cacciatori affinati,
a sostenere faticosamente
la nostra parte di estranei.
Ritrosie disperanti,
pause vertiginose e insormontabili,
dicevan, nelle nostre confidenze,
il contatto evitato e il vano incanto.
Qualcosa ci è sempre rimasto,
amaro vanto,
di non ceduto ai nostri abbandoni,
qualcosa ci è sempre mancato.
( Amicizia - VINCENZO CARDARELLI )
giovedì 5 aprile 2012
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