sabato 16 novembre 2013

(ancora del malstare da soli , del non star bene in coppia)

(....)
E più che l’amore, le persone, il gusto di qualcosa, è il tempo che viene a mancarci. Anche quando lo perdiamo. Ora il tempo è mio, tutto quello che spendo in questa mattina tiepida di novembre, sospesa in una bolla di liquida felicità.
La puntura di spillo è il non poter condividere con nessuno questo momento, il dover, per forza di cose, sopire un luccichio d’occhi, un fremere di mani.
La solitudine è una coperta troppo corta. E’, a volte, un lusso che si paga a un prezzo troppo caro. Inflazionata dal nostro precariato sentimentale che ci fa vivere tempi bui, di ristrettezze emotive in cui tiriamo la cinghia del cuore. Quando, specchiandoci, non riconosciamo più la nostra figura smagrita e le passioni ci cadono addosso come l’abito su una gruccia, ciondolante, senza forma né respiro.
Ed io non ho capito ancora se sia meglio non avere orecchie che ti ascoltano o avere orecchie ormai sorde alle tue modulazioni di frequenza.
(in questo caso è  e.l.e.n.a. ,  ma tanti ce n'è di post consimili...... mi sanno di pensieri già fatti, dal sapore dell'inutile, eppure anche di tarli che tornano perchè non possono non tornare, come pietre sconnesse su cui è destino continuare ad inciampare)

venerdì 15 novembre 2013

-

Quando muore qualcuno, tutte le volte che un amico sbaglia sapendo di sbagliare ma decide di farlo ugualmente. Spesso non c’è nulla da fare se non rimanere in silenzio. Quando una persona piange, ogni volta che ci fanno un torto e lo hanno capito e non serve aggiungere altro. Un’amica incinta quando ha voglia di fumare una sigaretta e lo fa, il professore con la patta slacciata mentre fa lezione, qualcuno che ci provoca per cercare uno scontro, il tuo capo che fa un commento razzista e lasci perdere. Un tramonto in barca sulla laguna, i titoli di coda di un film quando ancora ho il nodo in gola, incontrare qualcuno che una volta è stato molto vicino e che ha deciso di non parlarmi più. Durante un viaggio in treno o alla fermata del tram, il vicino che racconta i fatti degli altri, l’anziano in autobus che si lamenta dell’immigrato, un amico quando parla troppo, un amico quando non riesce a dire. Ogni volta che non si ha nulla da aggiungere. Quando qualcuno sta male e non c’è nulla da fare, non ci sono pezze da mettere o aiuti da dare, basta esserci, senza aggiungere nulla. Mentre si corre, tutte le volte che il contesto fa da sè e le parole sono accessorie.

Tacere, al massimo sorridere. Restare, senza togliere i peli dal bavero della giacca, senza abbassare lo sguardo o fare una battuta incongrua. Solidi, sicuri. Tacere. Al massimo sorridere, ma niente di più

(grazie ad Alice di Edp e anche alle sue foto )

lunedì 4 novembre 2013

stiamo lavorando per ...me

voluta e dovuta, inizia qui una PAUSA.
una sospensione , un letargo. è il momento di mandare in manutenzione i pensieri.
magari continuo a dire su Wp , ma là è altra cosa.
bòn.

mercoledì 30 ottobre 2013

ora (10 gg dopo)

attendere. aspettare. lasciare accumularsi il tempo. come legna da ardere per scaldare l'inverno. vincere una buona volta la smania di fare, di dire. inutile, quando non dannosa del tutto. aspettare. e, anche se non ci credo più, lasciar che la speranza sopravviva finchè ce la fa.



(l'amarezza è davvero tanta. e suggerisce pensieri che spero di dimenticare presto. il cinismo e la paura sbaragliano il sentimento : niente di nuovo, purtroppo. che almeno io non arrivi a mutuare il contagio.)

martedì 29 ottobre 2013

a Simo, senza dirglielo

arriva un momento di lucida determinazione che ti autorizza a dire : x me basta così, adesso taglio il filo.
ma cosa significa poi nella vita reale 'tagliare'
e - soprattutto : cos'è mai ciò che ci lega, che noi chiamiamo 'filo'........

lunedì 28 ottobre 2013

Lou Reed - New York (1989) Full Album

di abiti da fare e di Monaco

splendida gita, x mille motivi. di alcuni non dico, su altri sorvolo. davvero un gran campionario di emozioni da tenere da conto. due sorprese, tra tante, però le segnalo : il lupo che 'balina' in vetrina con l'omino argentato sopra e la cartolina che si presenta agli occhi, fuori Monaco, di ritorno, prima di arrivare all'altezza di Rosenheim : una chiostra di monti splendidi per tutto l'orizzonte e tutto lo spazio fin laggiù coperto solo da prati verdi perfetti e chiazze di bosco scure venate d'oro e di rosso. è un'immagine da Cinema, non veritiera e illusoria ma lascia a bocca aperta : un gran bel film!!!


p.s.: non posso tacere il 'gusto' di fare il pieno a 1,407 e il 'gusto', stavolta al palato, di un sontuoso Kaiserschwarrn e , ancor più, del Geròste Knòdel !!!

domenica 27 ottobre 2013

sapere il sole dietro la nebbia

tenere in vista una baita laggiù
oltre lo scuro, ignoto vallone,
dove piantare una pianta di ulivo.
è il momento ultimo per capire
se lo desidero, se riesco a farlo.

giovedì 24 ottobre 2013

Enzo Jannacci in "Via del Campo"

e brava Maria Dolz ! ...

" (.....). sì, tutti siamo imitazioni di persone che quasi mai abbiamo conosciuto, persone che non si avvicinarono o che tirarono dritto nella vita di quanti adesso amiamo, oppure si fermarono ma si stancarono nel giro di poco tempo (.....). Non possiamo pretendere di essere i primi o i preferiti, siamo soltanto quel che c'è a disposizione, i resti, il superfluo, i sopravvissuti, quel che rimane, i saldi,ed è con questo nobile poco che si costruiscono i più grandi amorie si fondano le migliori famiglie, da questo proveniamo tutti, prodotto della casualità e del conformismo, degli scarti e delle timidezze e degli insuccessi altrui, e pure così daremmo qualsiasi cosa a volte per rimanere legati a chi recuperammo un giorno da una soffitta o da una vendita all'asta, oppure ci toccò in sorte giocando a carte o che ci raccolse tra gli scarti; inverosimilmente riusciamo a convincerci dei nostri azzardati innamoramenti, e sono molti quelli che credono di vedere la mano del destino in ciò che non è altro che una riffa di paese mentre ormai agonizza l'estate... "

(da : J.Marìas - gli innamoramenti)

un caffè a B.

NIKO !! (non lo conosco - ancora - ma mi piace già !)

mercoledì 23 ottobre 2013

certo

sì aspettare va bene, è un buon metodo. aspettare sereno.
certo, più facilmente sereno sarei se venissero a riparare 'sta #@!!* di caldaia e potessi scaldarmi le ossa !!!

martedì 22 ottobre 2013

lapalisse 1bis

P.S. delle 23,00 : ....e finchè ci da modo di godere di certe sorprese, è davvero un tempo tutto da vivere.
(del resto, con l'acquerugiola che c'è, l'inverno che arriva.....non è che possiamo contare solo sui libri - pur tanti - da leggere ...)

lapalisse 2

"Non rovinare mai il tuo presente per un passato che non ha futuro."

(da curiositasmundi dice che è del Bardo, nientemeno.......)

lapalisse 1

l'impressione che certe giornate passino via vuote ed inutili è vecchia come me.
ma è da poco tempo che so ch'è una impressione falsa. il tempo è utile sempre.

lunedì 21 ottobre 2013

cammina cammina ...

chissà se questa cosa dei 10km si consoliderà in abitudine.....temo che il dio-meteo  bagnerà ben presto le polveri. ma intanto funziona.

domenica 20 ottobre 2013

shalom


emporio Stan

due cose 'rubate' al mitico Stanlaurel ....  dove c'è roba buona per tutti...


- Vorrei fare una cosa che piace.
- Cioè ti levi dal cazzo?
- Pensavo a un prodotto mass market.
- Piace di più se ti levi dal cazzo.
- E pensavo di chiamarlo “Sparisci”.
- Ecco, bravo, sparisci.

- Quello che ci unisce è il rancore.  - Maledizione.  - Maledetti!  - Maledetta…  - Maledetto…
AMARO RANCORE   Il sigillo del livore

sabato 19 ottobre 2013

ora

attendere. aspettare. lasciare accumularsi il tempo. come legna da ardere per scaldare l'inverno. vincere una buona volta la smania di fare, di dire. inutile, quando non dannosa del tutto. aspettare. e credere.

mi

mi godo l'usufrutto, praticamente esclusivo, di un bel giardino. i colori e la luce di questo periodo sono oro prezioso.
(distribuzione di foglie sulle pietre e sul prato, allo stesso tempo casuale e necessitata)

mercoledì 16 ottobre 2013

una voce poco fa.....

mentire a se stessi è impresa impossibile.
l'ho sempre saputo, ma ci ho sempre provato, col conforto di bastante indulgenza.
sono stanco di questo.
voglio entrare nella mia carne, riconoscermi nella mia pelle.

smetterò di provare vertigini. almeno di me stesso.

in ultima analisi

bisogna saper essere uomo e darsi il coraggio di diventarlo

lunedì 14 ottobre 2013

pensieri e parole. più pensieri

(...) Le persone non esistono in questo mondo per soddisfare le nostre aspettative 
così come noi non siamo qui per soddisfare le loro. (....)

Nel corso del tempo,
    ti rendi conto che per essere felice con un’altra persona,  è necessario, in primo luogo,      che tu non abbia bisogno di questa persona.   

    Comprendi anche che la persona che ami (o pensi di amare) e che non vuole condividere 

niente con te,  sicuramente, non è l’uomo o la donna della tua vita.                                   

    Impari a volerti bene, a prenderti cura di te stesso e principalmente a voler bene a chi ti vuole bene. (....)


nel'internèt ci sono molte robe sulla coppia, sull'Amore, sull'esistenza in genere..
questa è rubacchiata da 'Mastrangelina', pubblicata (ben più estesa) su Tumblr. la riporto, questa invece di altre, perchè ha sintesi e chiarezza. e ,forse più, per la frase-slogan del tumblr-blog medesimo : "le esistenze sono solo tentativi, per lo più fatti a cazzo"

e poi...

(Enzo non te la prendere, ma...) poi arriva una Domenica che 'spacca' e chiarisce.
il cammino è chiaro. adesso è da prepararmi per essere attrezzato a percorrerlo dritto fino in fondo. senza finire in fallo, che c'è rischio di precipitare e morire.

sabato 12 ottobre 2013

toni di grigio

..la domenica arriva sempre in ritardo, pallida e senza fiato....
(....Maarioooooooo!!!!...)


(...lascia fare alla vita la sua vecchia fatica, siam feriti quanto basta...)


(01.01.2002)



venerdì 11 ottobre 2013

quando

hai te stesso, hai tutto.

(sarà. adesso 
 a me qualcosa manca
 GIMBO)

giovedì 10 ottobre 2013

..eh... (o anche: Attila mi fa 'na pippa!..)

EH......è durissima avere a che fare con me stesso...ma intendo provare fino all'ultimo a sopravvivermi.

mercoledì 28 agosto 2013

a pensarci

tempo d'attesa. che questo periodo scorra via.
ma , nel frattempo: progetti in cantiere, appuntamenti fissati, movimento fisico, sorrisi, cibo buono, calore, tanto e d'ogni tipo.
in fondo ..non c'è tutta sta fretta che questo periodo passi presto !

martedì 20 agosto 2013

niente (tutto)

burrasche agostane oltreconfine.
in serata bora forte spazza tutto e rinfresca.

giovedì 15 agosto 2013

quindici.08

sorrisi, sole, serenità. e la Deposizione dell'Antelami : un ferragosto buono.
e poi la piccola che mi chiama dalle Puglie, con la sua voce argentina migliore....
e la presenza costante d'un affetto meraviglioso a sostenere alto il cuore.

mercoledì 14 agosto 2013

oltre l'identità

l'identità va preservata e tenuta ben presente. si forma e stabilizza col tempo,e, detta alla grossa, si acclara nell'osservazione obiettiva e senza patemi del Passato, proprio e non, delle scelta fatte e dei motivi per cui.
il presente (e, tanto più, il futuro) è nel segno della Dialettica : l'incontro-scontro col Non-io che ti fa diventare altro da prima. e , quando l'incontro è fecondo : 'migliore' di prima. la disponibilità all'incontro, a farsi cambiare anche di identità è condizione necessaria ma non sufficiente. dovrà esserci anche quel 'quid' che fa scaturire l'Energìa : l'Elàn Vital che sgorga solo quando l'alchimìa è corretta. niente a che vedere con l'illusoria transitorietà di stati alterati da 'voglia di innamoramento' : è una roba 'di pancia', che si manifesta in modo del tutto differente; che ti fa sentire appieno il senso di quell'enigmatico aforisma ( 'vivre c'est rire' ) così spesso ridotto a meschina giustificazione di proprio codardo egoismo.
e allora, magari, un giorno ci sarà una Casa , dove mettere in ordine le Opere e aspettare di chiudere i Giorni.

martedì 13 agosto 2013

i FabFour l'han sempre detto...

http://youtu.be/hfWEPu0w-7w

io, se non son dio

sono un tipo inelegante. non so rapportarmi alle persone 'perbene'. infatti, per esempio: non ho mai scritto mail a direttori di banca; men che meno per 'metterli sull'avviso' riguardo a chicchessìa. se un dì dovessi arrivare a farlo, resterei poi muto per sempre per la vergogna: un muto inelegante, ca va sans dire.

sono un tipo un po zingaro. rifuggo volontariamente e volentieri qualunque sicurezza tranquillizzante, siano cose siano persone :  ho lasciato i soliti amici di una vita per andare alla scoperta dell'altro da me (alla rassicurante condivisione dei ricordi preferisco lo scomodo scontrarsi di visioni differenti); ho lasciato la casa-rifugio che mi 'rappresenta' per posti altrui dove essere ospite transitorio (sono di spirito nomade e porto la mia vita dentro di me)

amo frequentare la gente, tutta e tanta, per guardare negli occhi e conoscerla: i compagni alle Festedell'Unità ma più ancora quelli che votano il Banana o Grillo, perchè è troppo stupido liquidarli come perdibili idioti (nessuna emozione mi danno sfizi costosi e vacui come 'happy hour su roof-top di grido' : godo a salire in montagna, sudando e cantando, e ascoltare il 'silenzio' del vento di lassù)

vivo in compagnìa costante del Dubbio, avvezzo a mettermi in discussione in continuo. Non mi toccano in alcun modo i 'processi sommari', specie fatti da coloro che sprezzano (a parole) il mondo in cui stanno immersi salvo poi rodersi il fegato per non essere adeguatamente valorizzati dalle emanazioni (politiche, artistiche, lavorative, ecc,) 'proprie' di quello stesso mondo.

sono comunista collettivista, sono per la redistribuzione reale dei beni da chi ha più del ragionevole a chi manca dello stretto necessario, secondo processi, per quanto possibile, non-violenti. (l'attuale sistema economico-sociale è , beninteso, assolutamente ,insopportabilmente 'violento' e va radicalmente sovvertito). ogni risorsa/bene pubblico va, ovviamente, gestita in modo trasparente e 'virtuoso', affichè si moltiplichi e non si depauperi.

credo negli abbracci dati e ricevuti come misura vera degli affetti, credo negli occhi di chi mi guarda per avermi cercato od incontrato per caso, credo nel rischio di poter cambiare idea, sugli altri e loro su di me : credo nel divenire continuo della vita, insofferente a contratti che non siano rivisti e riconfermati convintamente ogni mattina. e quando 'chiudo'(con una persona, con un periodo o un posto) chiudo davvero, radicalmente : saprò io il perchè, e tanto basti.

credo nel senso vero e profondo di ogni parola. mia ed altrui. chi non da peso alle parole e ne fa uso 'leggero' (o peggio: truffaldino) non è gradito compagno di strada.
e poi..credo nell'Utopìa, nel Cinema, nei testi delle canzoni, nella Poesìa, nei bambini di tutte le età, ecc. ecc. ecc...............................................................................................................................................................................
questo minimo zibaldone voglio pomposamente, ironicamente chiamarlo : prolegomeni ad ogni futura metafisica che voglia esser chiamata...Vita.



domenica 11 agosto 2013

misure esatte

Si può essere in grande sintonia a fare l’amore o baciarsi senza disagio, perfino con impeto e passione. Ma abbracciarsi no, abbracciarsi davvero non ci si riesce, perché è l’abbraccio il metro più esatto dell’intesa, l’abbraccio non perdona”.

Lorenzo Licalzi

giusto: l'abbraccio è sempre stata la misura del problema. 

ed infatti ho omesso qui la frase iniziale
(cioè : il nostro era un abbraccio perfetto)

sabato 10 agosto 2013

eh.

La fiera dei miracoli

Un miracolo comune:
l'accadere di molti miracoli comuni.

Un miracolo normale:
l'abbaiare di cani invisibili
nel silenzio della notte.
Un miracolo fra tanti:
una piccola nuvola svolazzante,
che riesce a nascondere una grande pesante luna.
Più miracoli in uno:
un ontano riflesso sull'acqua
e che sia girato da destra a sinistra,
e che cresca con la chioma in giù,
e non raggiunga affatto il fondo
benché l'acqua sia poco profonda.
Un miracolo all'ordine del giorno:
venti abbastanza deboli e moderati,
impetuosi durante le tempeste.
Un miracolo alla buona:
le mucche sono mucche.
Un altro non peggiore:
proprio questo frutteto
proprio da questo nocciolo.
Un miracolo senza frac nero e cilindro:
bianchi colombi che si alzano in volo.
Un miracolo – e come chiamarlo altrimenti:
oggi il sole è sorto alle 3,14
e tramonterà alle 20.01
Un miracolo che non stupisce quanto dovrebbe:
la mano ha in verità meno di sei dita,
però più di quattro.
Un miracolo, basta guardarsi intorno:
il mondo onnipresente.
Un miracolo supplementare, come ogni cosa:
l'inimmaginabile
è immaginabile.
-- Wislawa Szymborska

giovedì 8 agosto 2013

ma bandiera bianca mai

....
Per fortuna il mio razzismo non mi fa guardare
quei programmi demenziali con tribune elettorali
e avete voglia di mettervi profumi e deodoranti
siete come sabbie mobili tirate giù uh uh.
...
( Quante squallide figure che attraversano il paese
com'è misera la vita negli abusi di potere.)

Franco Battiato - Bandiera bianca - 1981

lunedì 5 agosto 2013

Caterina Caselli - Insieme A Te Non Ci Sto Più (AKA Arrivederci Amore, C...

adelante P. , con juicio


Il mio desiderio è partire, fuggire. Non verso le indie impossibili o verso le grandi isole a sud di tutto, ma verso un luogo qualsiasi che non sia questo. Non voglio più vedere questi volti, queste abitudini, questi giorni.
— F. Pessoa

ho seguito già una volta il P. che alberga in me. precipitosamente : pesavano più le suggestioni della realtà obiettiva. meglio vagliare a fondo il terreno su cui attecchire, perchè la linfa scorra a lungo.

così, dell'Idea il seme è piantato. fiorirà a suo tempo.

venerdì 2 agosto 2013

non passa

vuoto
e lindo
il cielo di quest'oggi
come sordo, insensibile alla vita
come dopo caduta l'ultima polvere
provocata dallo scoppio
distante
il cielo
(ficcata nel cuore, la memoria)

lunedì 29 luglio 2013

banalità, ma sacrosante

I più deboli si vendicano. I più forti perdonano. I più felici dimenticano.

Anonimo
(adesso so come giustificare la mia scarsa memoria)


preso di peso da : http://ilfascinodelvago.tumblr.com

sabato 27 luglio 2013

occorre dir altro ?

“Morire quanto necessario, senza eccedere. 
 Ricrescere quanto occorre da ciò che si è salvato.”
 W. Szymborska


cio' che ci salva è la puntuale esattezza della Poesìa, primariamente necessaria e che non appartiene - non per caso- a Questo mondo

giovedì 25 luglio 2013

a 55 ogni cosa è (più) illuminata

7.07 una pagina importante della mia vita si chiude e va in archivio. 

il quattordiciluglio , degnamente festeggiato alla grande, mi porta una luce tutta nuova ed una pagina pulita per ricominciare . 
e stavolta , ve lo dico fin d'ora, si pubblica.

lunedì 21 gennaio 2013

inadeguato

ho tentato tutto il tempo di far scaturire un abbraccio che trasmettesse calore, il calore buono e calmo dell'amore onesto e sincero. ho fallito. mi resta d'uscire in silenzio.

domenica 20 gennaio 2013

da grande farò...

rinnovare del tutto ciò che si dice 'casa'. ritornare a Lisbona. ridar colore alla pelle. consumare ogni frammento di tempo di vita. vivere in jazz.

venerdì 18 gennaio 2013

non c'è più traccia di calore

mi è stato rinfrescato il concetto , e comincio ad accettare di capirlo. - (l'idea cui ho legato la mia vita nuova somiglia sempre più ad un precetto cui testardamente ho voluto restar fedele ma che si rivela sempre più privo di significato, di senso, di motivazione. il futuro ch'era già scritto sbiadisce ogni giorno di più : già somiglia ad una pagina bianca, senza margini, senza titolo, senza destinatario cui regalarla.)

how do you feel?

ho preso freddo. fin nelle ossa, ma questo è il meno.

mercoledì 16 gennaio 2013

preghiera

vorrei che nevicasse serenità, abbondante. per attutire i mille raschi d'angoscia, per riposare i pensieri ai tanti che passano un periodo di merda, di cui so e cui porto tanto, così apparentemente inutile ma sincero affetto.

martedì 15 gennaio 2013

-19

meno di venti giorni al 3 febbraio. c'è l'Italia che preferisco. per valutare il carrozzone di guitti che la rappresentano c'è tutto il tempo. ma dopo.

lunedì 14 gennaio 2013

. . .

la solitudine non desiderata è il rumore di fondo che assorda quando si spezza ogni nota e le parole muoiono in gola.

venerdì 11 gennaio 2013

qualcuno era il signor G

gli anni70 x me vuol dire dai 12 ai 22 : ieri sera ho rivissuto, un flash via l'altro, molto di me. mille immagini, discorsi,posti...come una montagna di istantanee scaraventata addosso. l'effetto che mi ha fatto me lo metto via : c'è l'oggi da strigare e il domani da metter su. il 2 agosto è finito quel tratto di cammino, fin lì coerente e lineare : indelebili, ma ormai solo ricordi.

giovedì 10 gennaio 2013

niente, così

a me, come a molti altri, certe cose, le canzoni, x dire, mi spostano l'umore, che poi mi viene di dire, mandare messaggi, commentare su Fb ... poi l'aria cambia di nuovo : sarà che non ho ricevuto risposta, sarà che intanto han passato una canzone tutta diversa, chissà...a volte sembra prorpio che la vita , da queste parti, faccia gran fatica a farsi abbracciare.

quella ferita

Cette blessure Où meurt la mer comme un chagrin de chair Où va la vie germer dans le désert Qui fait de sang la blancheur des berceaux Qui se referme au marbre du tombeau Cette blessure d´où je viens Cette blessure Où va ma lèvre à l´aube de l´amour Où bat ta fièvre un peu comme un tambour D´où part ta vigne en y pressant des doigts D´où vient le cri le même chaque fois Cette blessure d´où tu viens Cette blessure Qui se referme à l´orée de l´ennui Comme une cicatrice de la nuit Et qui n´en finit pas de se rouvrir Sous des larmes qu´affile le désir Cette blessure Comme un soleil sur la mélancolie Comme un jardin qu´on n´ouvre que la nuit Comme un parfum qui traîne à la marée Comme un sourire sur ma destinée Cette blessure d´où je viens Cette blessure Drapée de soie sous son triangle noir Où vont des géomètres de hasard Bâtir de rien des chagrins assistés En y creusant parfois pour le péché Cette blessure d´où tu viens Cette blessure Qu´on voudrait coudre au milieu du désir Comme une couture sur le plaisir Qu´on voudrait voir se fermer à jamais Comme une porte ouverte sur la mort Cette blessure dont je meurs ( leo ferrè )

Tetes de Bois - Quella ferita

domenica 6 gennaio 2013

spero (ancora ?)

I hope that one day you will have the experience of doing something you do not understand for someone you love. Jonathan Safran Foer, Extremely Loud and Incredibly Close (via bookmania

mercoledì 2 gennaio 2013

niente. però.

niente è quel che voglio dire,niente di niente, almeno per un po'. però un goccio di vino riscalda mentre le parole arrivano ghiacciate. un goccio di vino è un buon ambasciatore.