venerdì 27 luglio 2012

Avrei

Avrei Come bisogno di dirle certe cose. ma non ho energia che basti neanche a dare nome di parole a quello che provo nel cuore, che mi passa dentro la testa. Avrei bisogno dell'aiuto delle sue mani, del contatto di sua pelle.

mercoledì 25 luglio 2012

umpff

per chi metter giù queste tracce ?  nobody needs to discover me , dicono bene i Genesis.
però servono a me, più o meno, ogni tanto.
avanti.

martedì 24 luglio 2012

pensiero minimo


                         Luigi Ghirri. Cittanova di Modena,1985. da: il profilo delle nuvole copyright Eredi di L.Ghirri


accidentale sarà il qualcosa che fisserà il limite al nostro tempo, già di suo così, fin dal suo inizio, del tutto accidentale.
il senso di questo, come di tutto, è presente pienamente anche in questa immagine. anzi: qui meglio che altrove.


compito nostro rimane aggiungere sorrisi. compito immane, a volte?  fa niente: andiamo avanti.



martedì 17 luglio 2012

silenzio per affetto

sono due giorni che ho bisogno di dir cose, di capirle dicendole. ma preferisco tacere, non dir niente
che stavolta il colpo è arrivato, e ha fatto danno : meglio non sommare confusione a confusione, meglio levare il fiato ad ogni (altro) equivoco possibile.


passerà, col tempo. e che sia galantuomo.

lunedì 9 luglio 2012

sabato 7 luglio 2012

Quando parla

Dice di mondi tiepidi, carezzevoli Oltre le strette porte dell'io-cosciente Dice della risacca che giunge fievole Alle barene marce dal tempo rose Topo che fende l'acqua Dov'è visibile

giovedì 5 luglio 2012

oggi

sotto il portico passa un alito d'aria fresca, sospinta qui da un temporale annunciato da piccoli tuoni in lontananza. sono uscito a sedermi in compagnìa d'un sigaro, pausa di quiete alla fine d'un lavoro da star presi con la testa.
ripenso a certi momenti memorabili e sento la gioia di contarne molti, straordinariamente tanti per il tempo pur breve da che son arrivato qua, terra di seconda giovinezza che ancora mi sa di sogno , cui ancora mi sento impreparato, inadeguato : che mi muovo incerto tra l'imbarazzo e l'incredulità.
alzo la testa e davanti agli occhi mi passa un uomo che cammina stanco e risoluto, con tunica bianca ed una barba nera. dai simboli appesi al bastone da pellegrino intuisco che sia incamminato per Santiago : non ho avuto la spinta di fermarlo, di domandargli. m'è bastata la magìa di vederlo. e poi sono tornato dentro.