domenica 23 dicembre 2012
ad esser un poco meglio
pensieri molesti di sotterfugi, di tradimenti e di rinnovata solitudine. gesti che richiamano fantasmi, veleno che riaffiora da ferite mai del tutto riassorbite e che sbotta come vomito improvviso che non ho mezzo di trattenere.
certo piombo caricato nel sangue sembra averlo intossicato per sempre. sembra impossibile una serenità che possa dirsi completa. chiedo scusa, e non smetterò di provarci.
giovedì 20 dicembre 2012
note stonate
che tristezza mi fa constatare come l'urgenza di scaricare a suon di insulti e rancore le proprie ansie di fallimento trasforma in nemici coloro che potrebbero essere compagni di strada preziosi. mi pare che in giro ci sia tanta, troppa gente che ha smarrito il senso del costruire insieme un futuro comune in tollerante armonia .
tanta gente avrebbe gran beneficio ad entrare a cantare in un coro o , magari, a far volontariato alla Caritas.
mercoledì 12 dicembre 2012
Michel Portal - Richard Galliano VIAGGIO
oggi R. Galliano ne fa 62.
sono contento perchè lo festeggerò presto a Udine...
martedì 27 novembre 2012
la magìa della prima volta
piove. nel salire in auto chiudo l'ombrello e faccio per infilarmi svelto nel vano della portiera aperta. capisco di aver piegato la testa istintivamente di lato mentre avverto con sorpresa gocce ben distinte, dunque piccole, immagino, che arrivano fin dentro il buco dell'orecchio, destro. e niente : non mi ricordo che mi sia mai capitato prima questo piccolo evento senza importanza.
venerdì 23 novembre 2012
I can try
Si' devo tornare ad avere prospettive di lungo periodo. L'unico modo sensato di vivere bene ogni momento, ogni giorno. Eh. Ci provo.
mercoledì 21 novembre 2012
Storie
inizio a leggere Storia di un corpo. Con fondate aspettative miste a timore, tipo quando c'e il caso d'essere delusi d'un amico.
Penso: vorrei aver da leggere la Storia di una mente. La mia.
martedì 20 novembre 2012
distacchi
ho perso il gusto di andare alla partita da quando ho realizzato quanto idioti siano troppi cori da 'ultras' e quanto sia svilente stare lì a 'subirli' passivamente. questo accadeva anni fa.
arrivato qui ho ripreso ad andarci, con rinnovato gusto : me l'hanno spento presto gli stessi cori. la legge dell'ultras è la stessa ovunque: il 'vero tifoso' è una persona anche degna, il più delle volte, che diventa un perfetto idiota una volta preso posto in quel tragi-comi-grottesco business-show che ci ostiniamo a chiamare gioco del calcio.
lunedì 19 novembre 2012
domenica 11 novembre 2012
Ci vorrebbe...
Una forte dose, adesso , di autosufficienza o un caldo abbraccio dell'amata per ridare tono alla forza determinata che di mattina, dopo un sonno profondo che tutto resetta, ti risponde dallo specchio di fronte a cui ti aggiusti il viso.
Peccato che stanotte non possa darmi nessuna delle due.
martedì 6 novembre 2012
No,niente: cosi'
La luce del sole che passa per i vetri e disegna ghirigori di linee. Il contrasto luce-ombra. Il calore, anche attenuato ma vitale come sempre.
Oggi ho voglia di ridere, ho voglia di vivere.
E dico che - da qui a 10 giorni - vorro' fare un salto a
Capri. Il bello e' che potro' pure farlo, col Sole.
domenica 4 novembre 2012
:-0
gli altri, quelli che abitavano il mio mondo, fin da piccino e poi per tutti gli anni d'una ormai piu'che mezza vita, tutti coloro almeno per me degni di nota, ecco: mi son sempre parsi soprattutto 'solidi', cioe' in grado di far fronte ai casi della vita, piu'attrezzati a dire, a fare, a provvedere...insomma piu' uomini-fatti, meno interdetti, meno impreparati di me, talvolta cosi' smarrito.
E tale sono tanto piu'ora che devo constatare quanto siano, perlopiu', in crisi, come inceppati, soccombenti: non idonei a sostenere il peso di esistenze deragliate dai binari prospettati.
La vita resta ai miei occhi un film con un soggetto molto suggestivo ma in mano ad uno sceneggiatore demente e squilibrato, quanto meno cinico ed insensato. Ed io mi sento meno 'cane' di tanti protagonisti designati.
Lungi dal fornir consolazione, cio' getta se non altro miglior luce su certi silenzi archiviati come insipienti esitazioni. Luce sprecata, che mi par che non ci sia chi possa capire il senso pieno di queste poche righe.Ma in fondo le scrivo per me, che mi bisogna di ritrovarle scritte : capirsi l'un l'altro e' un cammino lento e tortuoso, accidentato, e che prevede a un certo punto uno sbarramento, un limite oltre il quale non e'concesso spingersi. non e' proprio dato di poterci riuscire,forse. ? .mi sa che moriro' col dubbio.
venerdì 2 novembre 2012
è il 2 novembre, bellezza....
tempi sghembi, irti, fragili, tempi da sperar che passino in fretta. ma con sorprese di caldo, puro affetto. non mi lamento, infatti.
martedì 30 ottobre 2012
Peccato
primo freddo vero : caldaia del negozio che non parte.
Mi rifaccio con le stufe di casa. Peccato non possano seguirmi fuori.
domenica 28 ottobre 2012
Darsi Buon tempo
Una droga 'sto Tumblr, una droga ...tonifica i sensi e sveglia suggestioni ...il problema e' riuscire a staccarsene !
sabato 27 ottobre 2012
duro a morire
le sta provando tutte il vecchio laido per tenersi i riflettori mediatici addossso, per tentare d'ipnotizzare ancora per un poco qualcheduno portato a ri-cascarci.
ignorarne i guaiti, disertarne le messinscena (sempre più oscenamente imbarazzanti, per chi confidi ancora nel buonsenso) : sarebbe buona cosa almeno imparare a fare questo, tutti quanti. e che il dio-dello-show-business ce lo venga a levar di torno presto, di grazia !!
giovedì 25 ottobre 2012
mercoledì 24 ottobre 2012
tout passe.....
ci sono diverse persone / cose / situazioni cui vorrei dedicare più tempo e che fosse un tempo di qualità. invece devo sovrapporre tutto, pensare a là mentre faccio qui, sempre distratto e con sottofondo costante d'ansia.
la vita (e diverse delle persone che la popolano) finisce così per essere una gran rottura di scatole, un puzzle sgradevole e malfatto cui non viene alcuna voglia di metter mano.
passerà anche questo periodo, prima o poi. tornerà il gusto di godere del tempo che scorre a misura del nostro sentire.
giovedì 18 ottobre 2012
frammenti di Tabaccheria
Non sono niente.
Non sarò mai niente.
Non posso voler essere niente.
A parte questo, ho dentro me tutti i sogni del mondo.
....
....
....
Ho fatto di me ciò che non ho saputo,
e ciò che avrei potuto fare di me non l'ho fatto.
Il domino che ho indossato era sbagliato.
Mi hanno riconosciuto subito per quello che non ero e non ho smentito, e mi sono perso.
Quando ho voluto togliermi la maschera,
era incollata alla faccia.
Quando l'ho tolta e mi sono guardato allo specchio,
ero già invecchiato.
....
....
....
(da 'Tabaccherìa' , F.Pessoa)
martedì 16 ottobre 2012
Almeno per una volta
D'Alema dixit : mi candido solo se me lo chiede il Partito.
ok :
a me piacerebbe tanto rivedere Il SILENZIO degli Innocenti.
giovedì 11 ottobre 2012
mercoledì 10 ottobre 2012
sabato 6 ottobre 2012
perplessità
tra queste 2 immagini,tanto simili quanto opposte, ci sarà mai spazio per un mondo felicemente equilibrato ?
lunedì 1 ottobre 2012
venerdì 28 settembre 2012
lì della cala
Il rumore potente del mare che sbatte sugli scogli, le gocce iridescenti che schizzano per aria. seduto sopra la roccia guardo e ascolto : sento sbiadire via l'ombra opaca di ogni ansia.
sabato 22 settembre 2012
ovunque sei, se ascolterai ...
vado. andiamo.
troverò sole molto caldo, acqua limpidissima, luce - m'immagino- accecante.
in un angolino in fondo al cuore tengo con me i ricordi ed il loro gusto
dolceamaro, indelebile (per fortuna).
(grazie a nevver per aver postato Parigi in codesta maniera. Tumblr è una bella roba, per noi.)
venerdì 14 settembre 2012
anìn a bevi un taj ?
( il bisogno di vivere la miglior vita propi cumò ha tanti più argomenti dello stare virtuosamente in attesa d'un domani le cui promesse scolorano ormai nell'illusione. )
giovedì 13 settembre 2012
all'ora morta
il vento gelato che si infila qua sotto il portico agita i lembi delle tovaglie, fa frusciare le tele e muove un mormorio di musica che sembra in tutto una lingua : una nenia , un discorso sussurrato e insistente che mi rammarico di non capire , che mi resta straniero.
mercoledì 12 settembre 2012
del tener per se'
avere pensieri, e quindi opinioni e dar loro voce parlando risulta , da qualche tempo in qua, 'problematico'.
il momento in cui, il tono della voce (il tono 'percepito', of course)', l'espressione del viso in quel frangente (in genere 'figlia' di circostanze del tutto aliene al pensiero rivelato con la lingua) ...ecco alcuni dei fattori che 'inquinano' una cosa che invece avrebbe diritto di essere semplicemente se' stessa : l'espressione di un (libero) pensiero. senza pretese (salvo espressa affermazione contraria) di carattere pedagogico o coercitivo, o di rimprovero tacito o, peggio , di insulto larvato.
mi sento dire infine, in genere quando sono esauriti argomenti dialettici efficaci : tieni le tue opinioni per te, non dirle, chè infastidisce, suona inopportuno, talora offensivo a chi ascolta.
invece: niente da dire sul fatto di tenere uno o più blog. dove scrivere qualsiasi pensiero è lecito, anzi incoraggiato.
dev'essere per via del distacco dato dal mezzo, dalla possibilità di 'ricevere' le parole nel momento e col tempo che più ci aggrada. e anche far finta di non aver letto : non c'è 'obbligo' di risposta, da cui :non c'è necessità di capire bene, se questo ci costa sforzo di mente e spesa di tempo.
dev'esser anche - ed è peggio - per via che l'arte di mettersi in discussione, di vedersi con gli occhi altrui è pratica in disuso, le cui quotazioni stanno in ribasso : sembra che non possiamo più sopportare nessuna, per quanto minima, 'destabilizzazione' di ciò che ci riguarda, del mondo esteriore e/o interiore che chiamiamo 'nostro', con gratificante quanto sciocca illusione.
il momento in cui, il tono della voce (il tono 'percepito', of course)', l'espressione del viso in quel frangente (in genere 'figlia' di circostanze del tutto aliene al pensiero rivelato con la lingua) ...ecco alcuni dei fattori che 'inquinano' una cosa che invece avrebbe diritto di essere semplicemente se' stessa : l'espressione di un (libero) pensiero. senza pretese (salvo espressa affermazione contraria) di carattere pedagogico o coercitivo, o di rimprovero tacito o, peggio , di insulto larvato.
mi sento dire infine, in genere quando sono esauriti argomenti dialettici efficaci : tieni le tue opinioni per te, non dirle, chè infastidisce, suona inopportuno, talora offensivo a chi ascolta.
invece: niente da dire sul fatto di tenere uno o più blog. dove scrivere qualsiasi pensiero è lecito, anzi incoraggiato.
dev'essere per via del distacco dato dal mezzo, dalla possibilità di 'ricevere' le parole nel momento e col tempo che più ci aggrada. e anche far finta di non aver letto : non c'è 'obbligo' di risposta, da cui :non c'è necessità di capire bene, se questo ci costa sforzo di mente e spesa di tempo.
dev'esser anche - ed è peggio - per via che l'arte di mettersi in discussione, di vedersi con gli occhi altrui è pratica in disuso, le cui quotazioni stanno in ribasso : sembra che non possiamo più sopportare nessuna, per quanto minima, 'destabilizzazione' di ciò che ci riguarda, del mondo esteriore e/o interiore che chiamiamo 'nostro', con gratificante quanto sciocca illusione.
giovedì 30 agosto 2012
Uomini. Portatori di luce
Carlo Maria ,il CardinalMartini, e' forse ad un passo dalla soglia fatale. Trema e non e' paura. Ha predicato un Dio in cui sarei felice di tornare a credere, un Essere che da Speranza e che m'immagino mentre lo tiene abbracciato.
domenica 12 agosto 2012
Tempo che pare fermo (col cielo ancora ciaro...)
Infine la calma (per noi) nobile di questo nostro buen ritiro ha prevalso su ansie e stonature. E il tempo si e' fatto semplice, riposante, per tutti quanti. Resterà ricordo soltanto bello, per tutti. Quando c'è spazio ove l'occhio possa distendersi lontano e' più facile stare vicini. Grazie a questa casa e a chi le ha dato un'anima.
giovedì 2 agosto 2012
mercoledì 1 agosto 2012
protezioni ok
“Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi.”
— | M. Houellebecq (via brillaundiamante-negliocchisuoi) |
lunedì 30 luglio 2012
venerdì 27 luglio 2012
Avrei
Avrei Come bisogno di dirle certe cose. ma non ho energia che basti neanche a dare nome di parole a quello che provo nel cuore, che mi passa dentro la testa.
Avrei bisogno dell'aiuto delle sue mani, del contatto di sua pelle.
mercoledì 25 luglio 2012
umpff
per chi metter giù queste tracce ? nobody needs to discover me , dicono bene i Genesis.
però servono a me, più o meno, ogni tanto.
avanti.
però servono a me, più o meno, ogni tanto.
avanti.
martedì 24 luglio 2012
pensiero minimo
Luigi Ghirri. Cittanova di Modena,1985. da: il profilo delle nuvole copyright Eredi di L.Ghirri
accidentale sarà il qualcosa che fisserà il limite al nostro tempo, già di suo così, fin dal suo inizio, del tutto accidentale.
il senso di questo, come di tutto, è presente pienamente anche in questa immagine. anzi: qui meglio che altrove.
compito nostro rimane aggiungere sorrisi. compito immane, a volte? fa niente: andiamo avanti.
martedì 17 luglio 2012
silenzio per affetto
sono due giorni che ho bisogno di dir cose, di capirle dicendole. ma preferisco tacere, non dir niente
che stavolta il colpo è arrivato, e ha fatto danno : meglio non sommare confusione a confusione, meglio levare il fiato ad ogni (altro) equivoco possibile.
passerà, col tempo. e che sia galantuomo.
che stavolta il colpo è arrivato, e ha fatto danno : meglio non sommare confusione a confusione, meglio levare il fiato ad ogni (altro) equivoco possibile.
passerà, col tempo. e che sia galantuomo.
lunedì 9 luglio 2012
sabato 7 luglio 2012
Quando parla
Dice di mondi tiepidi, carezzevoli
Oltre le strette porte dell'io-cosciente
Dice della risacca che giunge fievole
Alle barene marce dal tempo rose
Topo che fende l'acqua
Dov'è visibile
giovedì 5 luglio 2012
oggi
sotto il portico passa un alito d'aria fresca, sospinta qui da un temporale annunciato da piccoli tuoni in lontananza. sono uscito a sedermi in compagnìa d'un sigaro, pausa di quiete alla fine d'un lavoro da star presi con la testa.
ripenso a certi momenti memorabili e sento la gioia di contarne molti, straordinariamente tanti per il tempo pur breve da che son arrivato qua, terra di seconda giovinezza che ancora mi sa di sogno , cui ancora mi sento impreparato, inadeguato : che mi muovo incerto tra l'imbarazzo e l'incredulità.
alzo la testa e davanti agli occhi mi passa un uomo che cammina stanco e risoluto, con tunica bianca ed una barba nera. dai simboli appesi al bastone da pellegrino intuisco che sia incamminato per Santiago : non ho avuto la spinta di fermarlo, di domandargli. m'è bastata la magìa di vederlo. e poi sono tornato dentro.
ripenso a certi momenti memorabili e sento la gioia di contarne molti, straordinariamente tanti per il tempo pur breve da che son arrivato qua, terra di seconda giovinezza che ancora mi sa di sogno , cui ancora mi sento impreparato, inadeguato : che mi muovo incerto tra l'imbarazzo e l'incredulità.
alzo la testa e davanti agli occhi mi passa un uomo che cammina stanco e risoluto, con tunica bianca ed una barba nera. dai simboli appesi al bastone da pellegrino intuisco che sia incamminato per Santiago : non ho avuto la spinta di fermarlo, di domandargli. m'è bastata la magìa di vederlo. e poi sono tornato dentro.
mercoledì 27 giugno 2012
mi piace
http://24.media.tumblr.com/tumblr_m67qm5m9Bw1qz7lxdo1_500.jpg
bello , questo sito . diretto e potente.
mi piace
bello , questo sito . diretto e potente.
mi piace
sabato 23 giugno 2012
un sabato di sole, noia e ..prosciutto
arrivano a piccoli gruppi e li riconosci già di lontano dal vestire. lo stile indefinibile ma inconfondibile del puro cattivo gusto.
mangiano e, più che altro ,bevono. quelli che nell'andarsene passano qui davanti commentano, tutti, la tabella stradale che indica la direzione per il loro paese : Austria. ne ridono, invariabilmente tutti, d'una risata fessa, sguaiata e priva d'alcun senso, del tutto scema.
non mi stanno simpatici, è vero : è così da sempre ed il motivo non ho mai avuto voglia di capire.
certo però che ci mettono tanto del loro ad apparire vacui, insulsi, perdibilissimi.
vedi un po' che son diventato anch'io uno spocchioso sandanielese dop....
mangiano e, più che altro ,bevono. quelli che nell'andarsene passano qui davanti commentano, tutti, la tabella stradale che indica la direzione per il loro paese : Austria. ne ridono, invariabilmente tutti, d'una risata fessa, sguaiata e priva d'alcun senso, del tutto scema.
non mi stanno simpatici, è vero : è così da sempre ed il motivo non ho mai avuto voglia di capire.
certo però che ci mettono tanto del loro ad apparire vacui, insulsi, perdibilissimi.
vedi un po' che son diventato anch'io uno spocchioso sandanielese dop....
giovedì 7 giugno 2012
in-sofferenza
strappare erbacce, montare occhiali, pulire vetri.... ho gusto a fare con le mani.
mi leva di testa lo schifo per reiterate pratiche 'politiche' da voltastomaco.
vagheggiare un 'ravvedimento operoso' oramai è fuori luogo del tutto.
mi leva di testa lo schifo per reiterate pratiche 'politiche' da voltastomaco.
vagheggiare un 'ravvedimento operoso' oramai è fuori luogo del tutto.
mercoledì 6 giugno 2012
raggio
Ray Bradbury se n'è andato. restano i suoi libri ad illuminarci la mente ogni volta che il futuro ci sembra ombra paurosa da incontrare.
mercoledì 30 maggio 2012
Che palle!!!
Pulire il mondo pallonaro ? Certo. Limitare l'esposizione mediatica di giocatori/allenatori/opinionisti/capidicazzoUltras ? Sicuro. Tutti i modi son buoni, purche' siano efficaci presto e per un bel pezzo a venire.
Io pero' penso che se si fa crescere una popolazione di TIFOSI degni di tal nome la pulizia sara' 'magicamente' piu' efficace.
sabato 26 maggio 2012
Niente. ed io
Sabatosera di silenzio abitato dai suoni di questa calma sera di maggio. Diversi da quelli di P., e diverso son io, quanto basta per affermarlo. Ordinando i pensieri, tra sprazzi di ricordi che il tempo trasfigura e fa piu' cari, ascolto. Zeta passa di sghembo nella casa, con buona pace del petulante ticchettio del segnatempo.
lunedì 21 maggio 2012
Alla luce dello schermo dell'i-pad
Guardo i giri delle linee delle rughe sul dorso delle dita. Le tracce di memoria di tutti i luoghi e i momenti della mia vita.
mercoledì 16 maggio 2012
un'altra di Raffaello Baldini
I ladri
Bisogna pregare che non vengano, ma se vengono, è una cosa, ragazzi, i ladri in casa, non è neanche quel che rubano, è quello che lasciano, come fosse passata la tempesta, spaccano, rompono, cagano, io, da me, hanno cagato, per dispetto, davvero, nel salotto, no, se non le provi, certe cose bisogna provarle, non me lo dimenticherò mai quel mercoledì sera, è stato alla fine di maggio, ho capito subito, quando ho girato al roccolo, che ho visto la luce accesa in una camera e la porta accostata che dondolava, mi sono fermato lì appoggiato al muro come se m’avessero inchiodato, non m’arrischiavo a entrare, se c’erano ancora? ho aspettato un bel pezzo, poi per fortuna è venuto su Cornelio, ha visto tutto, ha capito, è voluto andare avanti lui, poi mi ha chiamato, e quel che ho trovato, è la mia casa, questa? non si capiva più niente, il finimondo, e lì, vuoi piangere? mi sono tolto la giacca, mi sono fatto all’ingresso, dal cassettone, che l’avevano svuotato, tutta la roba in giro, poi il corridoio, le camere, e sta’ buono che la Dina era fuori, a Rimini, a trovare sua sorella, ci stava anche a dormire, sono andato avanti tutta la notte, alle tre, oh, adesso ci siamo, è ancora la mia casa, e la mattina dopo, quando è arrivata, sì, avevano rotto qualche piatto, una zuppiera, due tre bicchieri, il vetro del diploma, avevano anche squartato i cuscini del divano, chi sa quel che credevano, che tenessimo i soldi ancora nella calza, alle otto era venuto Curio della Seconda a riparare la serratura, insomma, lei non s’era accorta di niente, aveva un mazzo di fiori, è andata dritto in cucina, li ha posati nel catino, ha fatto correre l’acqua, ha brontolato che avevo tenuto tutto chiuso, ha messo a posto delle cose sulla credenza, e io zitto, aspettavo il momento buono, non volevo spaventarla, ma è venuta la Morena, apriti cielo, gli strilli, le esclamazioni, che l’ho sgridata, la Dina era diventata bianca come un panno lavato, s’è toccata la collana, i braccialetti, s’è guardata attorno, è andata nella nostra camera, apriva tutto, era un carabiniere, poi nelle altre camere, contava, coperte, lenzuoli, federe, tovaglie, asciugamani, camicie, giacche, tutto, ha contato, ha ricontato, non mancava niente, s’è buttata a sedere su una sedia, seria, poi di colpo una risata: «ci volevano i ladri, quei cuscini, va là, erano andati, e cambiamo anche il divano, questo non ne può più, poi m’ha stufato, tu cosa dici?», «che hai ragione», dopo sono uscito, sono arrivato in piazza, che m’avranno fermato in cento, e la sera siamo andati a mangiar fuori, alla faccia dei ladri, ma il giorno dopo ci ho ripensato, tutto questo casino per niente? sono venuti per niente? che, figurati, quelli sono gente che la studia prima di muoversi, vanno a colpo sicuro, loro qui hanno preso, che io non lo so, ma lo sanno ben loro, ed è un po’ che, alla Dina non ho detto niente, ma quando non c’è, che esce, vado per tutta la casa, guardo, tocco, cerco di mettermi nei loro panni, dei ladri, cosa c’era qui che gli poteva piacere? e che adesso non c’è più? delle volte faccio una prova, sto con gli occhi chiusi un bel po’, poi li apro di colpo, che così, secondo me, si vede meglio se qualcosa non è al suo posto, ho in mente anche di metter giù su un quaderno, camera per camera, tutto, sino a un bottone, che non so ancora a cosa potrà servire, ma intanto, quando è tutto scritto, che poi loro, chissà, magari hanno preso una cosa che io non ci facevo nessun conto, che non sapevo nemmeno d’averla, e invece loro, per loro era un valore, solo che cercare alla cieca, ma cerco sempre, non ho pace, passano i giorni, delle volte dico: e scrivergli? se si potesse, ai ladri, ma non si può, dove gliela mandi? o se no un volantino, porca puttana, non ci avevo pensato, davvero, un volantino, di carta colorata, lo lasci in giro, quello prima o poi lo leggono, scritto bene in grande, da dirgli: quel che è successo non ne parliamo, non voglio indietro niente, adesso è roba vostra, ormai è fatta, chiuso, ma datemi soddisfazione, una domanda sola, che mi potete rispondere solo voi: cosa avete portato via? cosa m’avete rubato?
Bisogna pregare che non vengano, ma se vengono, è una cosa, ragazzi, i ladri in casa, non è neanche quel che rubano, è quello che lasciano, come fosse passata la tempesta, spaccano, rompono, cagano, io, da me, hanno cagato, per dispetto, davvero, nel salotto, no, se non le provi, certe cose bisogna provarle, non me lo dimenticherò mai quel mercoledì sera, è stato alla fine di maggio, ho capito subito, quando ho girato al roccolo, che ho visto la luce accesa in una camera e la porta accostata che dondolava, mi sono fermato lì appoggiato al muro come se m’avessero inchiodato, non m’arrischiavo a entrare, se c’erano ancora? ho aspettato un bel pezzo, poi per fortuna è venuto su Cornelio, ha visto tutto, ha capito, è voluto andare avanti lui, poi mi ha chiamato, e quel che ho trovato, è la mia casa, questa? non si capiva più niente, il finimondo, e lì, vuoi piangere? mi sono tolto la giacca, mi sono fatto all’ingresso, dal cassettone, che l’avevano svuotato, tutta la roba in giro, poi il corridoio, le camere, e sta’ buono che la Dina era fuori, a Rimini, a trovare sua sorella, ci stava anche a dormire, sono andato avanti tutta la notte, alle tre, oh, adesso ci siamo, è ancora la mia casa, e la mattina dopo, quando è arrivata, sì, avevano rotto qualche piatto, una zuppiera, due tre bicchieri, il vetro del diploma, avevano anche squartato i cuscini del divano, chi sa quel che credevano, che tenessimo i soldi ancora nella calza, alle otto era venuto Curio della Seconda a riparare la serratura, insomma, lei non s’era accorta di niente, aveva un mazzo di fiori, è andata dritto in cucina, li ha posati nel catino, ha fatto correre l’acqua, ha brontolato che avevo tenuto tutto chiuso, ha messo a posto delle cose sulla credenza, e io zitto, aspettavo il momento buono, non volevo spaventarla, ma è venuta la Morena, apriti cielo, gli strilli, le esclamazioni, che l’ho sgridata, la Dina era diventata bianca come un panno lavato, s’è toccata la collana, i braccialetti, s’è guardata attorno, è andata nella nostra camera, apriva tutto, era un carabiniere, poi nelle altre camere, contava, coperte, lenzuoli, federe, tovaglie, asciugamani, camicie, giacche, tutto, ha contato, ha ricontato, non mancava niente, s’è buttata a sedere su una sedia, seria, poi di colpo una risata: «ci volevano i ladri, quei cuscini, va là, erano andati, e cambiamo anche il divano, questo non ne può più, poi m’ha stufato, tu cosa dici?», «che hai ragione», dopo sono uscito, sono arrivato in piazza, che m’avranno fermato in cento, e la sera siamo andati a mangiar fuori, alla faccia dei ladri, ma il giorno dopo ci ho ripensato, tutto questo casino per niente? sono venuti per niente? che, figurati, quelli sono gente che la studia prima di muoversi, vanno a colpo sicuro, loro qui hanno preso, che io non lo so, ma lo sanno ben loro, ed è un po’ che, alla Dina non ho detto niente, ma quando non c’è, che esce, vado per tutta la casa, guardo, tocco, cerco di mettermi nei loro panni, dei ladri, cosa c’era qui che gli poteva piacere? e che adesso non c’è più? delle volte faccio una prova, sto con gli occhi chiusi un bel po’, poi li apro di colpo, che così, secondo me, si vede meglio se qualcosa non è al suo posto, ho in mente anche di metter giù su un quaderno, camera per camera, tutto, sino a un bottone, che non so ancora a cosa potrà servire, ma intanto, quando è tutto scritto, che poi loro, chissà, magari hanno preso una cosa che io non ci facevo nessun conto, che non sapevo nemmeno d’averla, e invece loro, per loro era un valore, solo che cercare alla cieca, ma cerco sempre, non ho pace, passano i giorni, delle volte dico: e scrivergli? se si potesse, ai ladri, ma non si può, dove gliela mandi? o se no un volantino, porca puttana, non ci avevo pensato, davvero, un volantino, di carta colorata, lo lasci in giro, quello prima o poi lo leggono, scritto bene in grande, da dirgli: quel che è successo non ne parliamo, non voglio indietro niente, adesso è roba vostra, ormai è fatta, chiuso, ma datemi soddisfazione, una domanda sola, che mi potete rispondere solo voi: cosa avete portato via? cosa m’avete rubato?
letta da P.Nori a Santarcangelo a metà luglio dell'anno scorso....
martedì 15 maggio 2012
non c'è paragone
quando mi metto ad inseguire un sogno mi smagrisco e dormo ben meglio. e tanto più se sia un sogno alquanto 'improbabile'.
se sto in quiete a ruminare la probabile irrealizzabilità d'una vita desiderabile mi gonfio e dormo di merda.
ragion per cui....
giovedì 10 maggio 2012
Ogni volta che torna
Quel profumo, quella bella luce anche dopo il tramonto.
Il momento migliore dell'anno, maggio, e' tornato. Come da ragazzo, e poche volte ancora, dopo.
Ogni volta mi riempie. Naso e cuore. La vita.
martedì 8 maggio 2012
post-it ad uso di farsi detestare (ma leggermente)
(..)essere al mondo vuol dire compiere proiezioni immaginative e creare campi affettivi in tutto quello che ci circonda.ma negli ultimi anni è subentrato una sorta di oscurantismo (della fantasìa, ndr) per cui tutto diventa un culto dell'attualità, la quale a sua volta diventail culto dell'acquistabilità immediata.quello che si profila è il mondo della noia assoluta, dove però momento per momento ci sono campanelli come quelli dei telefonini per distrarci e rimandarci al prossimo gadget anti-noia da acquistare, che diventerà subito un altro culto obbligatorio.(..)
e ancora:
i clown da circo filmati da Fellini mostrano che l'allegria nella sua forma matura va a braccetto con la malinconia più schietta.(..)
febb.2007 - Gianni Celati conversa sul suo 'Finzioni Occidentali' e su altre robe.
.
e ancora:
i clown da circo filmati da Fellini mostrano che l'allegria nella sua forma matura va a braccetto con la malinconia più schietta.(..)
febb.2007 - Gianni Celati conversa sul suo 'Finzioni Occidentali' e su altre robe.
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sabato 5 maggio 2012
stati di ritorno
poco
mi serve
una crosta di pane
un ditale di latte
e questo cielo
e queste nuvole
Chlebnikov
(grazie a Paolo Nori. anche se scrive su Libero)
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mi serve
una crosta di pane
un ditale di latte
e questo cielo
e queste nuvole
Chlebnikov
(grazie a Paolo Nori. anche se scrive su Libero)
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venerdì 20 aprile 2012
acqua & vino
mmm...saranno 4 gg sotto l'acqua...tutto uno slalom tra pozzanghere e tagli di bordeaux....non ci rinuncerei x niente al mondo !
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giovedì 19 aprile 2012
piove (sul bagnato)
giornata tanto piena di seccature, tutte impossibili da provare a risolvere se non da domani.
che sarà venerdì. figurarsi.
che sarà venerdì. figurarsi.
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domenica 15 aprile 2012
Esci dal sonno che sei bene, normalmente. Il giorno ti prende in consegna con una fila, una lunga serie di pensieri grigi, pesanti : quel che devi affrontare e provare a risolvere, quel che non devi scordare, quel che non vuoi ricordare...farsi del bene vuol dire anche imparare a tenerli in attesa, fargli fare anticamera. E svegliarsi alla luce di pensieri più lievi, di progetti felici: una colazione lenta, un viaggio da 'coltivare', l'affetto concreto e abbondante che ti attornia e sostiene.
Delle volte mi pare, qui ultimamente, di avere capito come si fa.
Di sicuro ho notato che bene che fa ancor più a chi hai a cuore.
martedì 10 aprile 2012
domenica 8 aprile 2012
Il poco che basta
Queste ore inerti di pensieri da soli : avanti uno per volta, si presentano più' districabili e umani. e' tempo sottratto all'ansia di riempire la vita, e' un assaggio di accettabile idea d'aldilà.
Il sole e' arancio e dorato : tra poco e' la sera, ma adesso e' ancora quest'oggi felice di semplicita'.
venerdì 6 aprile 2012
lucidità
Noi non ci conosciamo. Penso ai giorni
che, perduti nel tempo, c’incontrammo,
alla nostra incresciosa intimità.
Ci siamo sempre lasciati
senza salutarci,
con pentimenti e scuse da lontano.
Ci siam riaspettati al passo,
bestie caute,
cacciatori affinati,
a sostenere faticosamente
la nostra parte di estranei.
Ritrosie disperanti,
pause vertiginose e insormontabili,
dicevan, nelle nostre confidenze,
il contatto evitato e il vano incanto.
Qualcosa ci è sempre rimasto,
amaro vanto,
di non ceduto ai nostri abbandoni,
qualcosa ci è sempre mancato.
che, perduti nel tempo, c’incontrammo,
alla nostra incresciosa intimità.
Ci siamo sempre lasciati
senza salutarci,
con pentimenti e scuse da lontano.
Ci siam riaspettati al passo,
bestie caute,
cacciatori affinati,
a sostenere faticosamente
la nostra parte di estranei.
Ritrosie disperanti,
pause vertiginose e insormontabili,
dicevan, nelle nostre confidenze,
il contatto evitato e il vano incanto.
Qualcosa ci è sempre rimasto,
amaro vanto,
di non ceduto ai nostri abbandoni,
qualcosa ci è sempre mancato.
( Amicizia - VINCENZO CARDARELLI )
giovedì 5 aprile 2012
sabato 31 marzo 2012
venerdì 30 marzo 2012
mercoledì 28 marzo 2012
lunedì 26 marzo 2012
Pausa
Le sei passate. Sto al sole. Mi godo il buon relax del 'salottino' e ascolto la sera.
Cui mi Cope ?!?
sabato 24 marzo 2012
Intanto
seduto di fronte al sole del pomeriggio guardo la moltitudine di fiori spuntati nel Prato, festosi e preziosi nella loro assoluta gratuita'.
In questo tratto di sabato friulano, insolitamente silente, sto quieto, appagato.
E dico : tan ben che mai, intanto.
appuntamento
'Con grande senso del comico, con ironia intelligente e invenzioni
originalissime Virginia Woolf mette in scena il desiderio che alberga in
ciascuno di noi, uomini e donne, di far coincidere aspirazioni e
sentimenti, innocenza e maturità senza mai perdere il piacere per la
vita.'
promettente, molto promettente. con piacere andrò a vedere.
(mi ricordo dell'Orlando con Tilda Swinton : meravigliosa suadente pellicola, sogno a colori. questa sarà tutt'altra cosa. forse anche meglio sia così.)
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promettente, molto promettente. con piacere andrò a vedere.
(mi ricordo dell'Orlando con Tilda Swinton : meravigliosa suadente pellicola, sogno a colori. questa sarà tutt'altra cosa. forse anche meglio sia così.)
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giovedì 22 marzo 2012
please, wait
tempo d'attesa, immobile. il senso d'inutilità frustra del tutto l'opzione 'energy saving'.
riesco ad evitare di scivolare nella disperazione.
sono del tutto impotente, invece, contro l'altro pensiero dominante : di essere un pirla.
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riesco ad evitare di scivolare nella disperazione.
sono del tutto impotente, invece, contro l'altro pensiero dominante : di essere un pirla.
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lunedì 19 marzo 2012
Incrociare un sorriso
con la prima pioggia arriva la chiarezza che tanto di quel grigio che colgo attorno e' frutto dei miei occhi. Dovro' ripulirli guardando lontano.
Che siano trasparenti come l'aria di maggio...
venerdì 16 marzo 2012
desiderare è un po' già vivere
i più che abbiamo intorno han l'aria di aspettare l'arrivo del volto sorridente di qualcuno che ha fatto sapere chiaramente di non esser mai partito.
un dio buono che vorrei poter sortire regalerebbe a ognuno l'elisir che rende innocuo il cancro perfido della frustrazione.
un dio buono che vorrei poter sortire regalerebbe a ognuno l'elisir che rende innocuo il cancro perfido della frustrazione.
(Photo by Fox Photos/Getty Images) (dall'archivio de 'Il Post' ) |
.mmm
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