mercoledì 28 agosto 2013

a pensarci

tempo d'attesa. che questo periodo scorra via.
ma , nel frattempo: progetti in cantiere, appuntamenti fissati, movimento fisico, sorrisi, cibo buono, calore, tanto e d'ogni tipo.
in fondo ..non c'è tutta sta fretta che questo periodo passi presto !

martedì 20 agosto 2013

niente (tutto)

burrasche agostane oltreconfine.
in serata bora forte spazza tutto e rinfresca.

giovedì 15 agosto 2013

quindici.08

sorrisi, sole, serenità. e la Deposizione dell'Antelami : un ferragosto buono.
e poi la piccola che mi chiama dalle Puglie, con la sua voce argentina migliore....
e la presenza costante d'un affetto meraviglioso a sostenere alto il cuore.

mercoledì 14 agosto 2013

oltre l'identità

l'identità va preservata e tenuta ben presente. si forma e stabilizza col tempo,e, detta alla grossa, si acclara nell'osservazione obiettiva e senza patemi del Passato, proprio e non, delle scelta fatte e dei motivi per cui.
il presente (e, tanto più, il futuro) è nel segno della Dialettica : l'incontro-scontro col Non-io che ti fa diventare altro da prima. e , quando l'incontro è fecondo : 'migliore' di prima. la disponibilità all'incontro, a farsi cambiare anche di identità è condizione necessaria ma non sufficiente. dovrà esserci anche quel 'quid' che fa scaturire l'Energìa : l'Elàn Vital che sgorga solo quando l'alchimìa è corretta. niente a che vedere con l'illusoria transitorietà di stati alterati da 'voglia di innamoramento' : è una roba 'di pancia', che si manifesta in modo del tutto differente; che ti fa sentire appieno il senso di quell'enigmatico aforisma ( 'vivre c'est rire' ) così spesso ridotto a meschina giustificazione di proprio codardo egoismo.
e allora, magari, un giorno ci sarà una Casa , dove mettere in ordine le Opere e aspettare di chiudere i Giorni.

martedì 13 agosto 2013

i FabFour l'han sempre detto...

http://youtu.be/hfWEPu0w-7w

io, se non son dio

sono un tipo inelegante. non so rapportarmi alle persone 'perbene'. infatti, per esempio: non ho mai scritto mail a direttori di banca; men che meno per 'metterli sull'avviso' riguardo a chicchessìa. se un dì dovessi arrivare a farlo, resterei poi muto per sempre per la vergogna: un muto inelegante, ca va sans dire.

sono un tipo un po zingaro. rifuggo volontariamente e volentieri qualunque sicurezza tranquillizzante, siano cose siano persone :  ho lasciato i soliti amici di una vita per andare alla scoperta dell'altro da me (alla rassicurante condivisione dei ricordi preferisco lo scomodo scontrarsi di visioni differenti); ho lasciato la casa-rifugio che mi 'rappresenta' per posti altrui dove essere ospite transitorio (sono di spirito nomade e porto la mia vita dentro di me)

amo frequentare la gente, tutta e tanta, per guardare negli occhi e conoscerla: i compagni alle Festedell'Unità ma più ancora quelli che votano il Banana o Grillo, perchè è troppo stupido liquidarli come perdibili idioti (nessuna emozione mi danno sfizi costosi e vacui come 'happy hour su roof-top di grido' : godo a salire in montagna, sudando e cantando, e ascoltare il 'silenzio' del vento di lassù)

vivo in compagnìa costante del Dubbio, avvezzo a mettermi in discussione in continuo. Non mi toccano in alcun modo i 'processi sommari', specie fatti da coloro che sprezzano (a parole) il mondo in cui stanno immersi salvo poi rodersi il fegato per non essere adeguatamente valorizzati dalle emanazioni (politiche, artistiche, lavorative, ecc,) 'proprie' di quello stesso mondo.

sono comunista collettivista, sono per la redistribuzione reale dei beni da chi ha più del ragionevole a chi manca dello stretto necessario, secondo processi, per quanto possibile, non-violenti. (l'attuale sistema economico-sociale è , beninteso, assolutamente ,insopportabilmente 'violento' e va radicalmente sovvertito). ogni risorsa/bene pubblico va, ovviamente, gestita in modo trasparente e 'virtuoso', affichè si moltiplichi e non si depauperi.

credo negli abbracci dati e ricevuti come misura vera degli affetti, credo negli occhi di chi mi guarda per avermi cercato od incontrato per caso, credo nel rischio di poter cambiare idea, sugli altri e loro su di me : credo nel divenire continuo della vita, insofferente a contratti che non siano rivisti e riconfermati convintamente ogni mattina. e quando 'chiudo'(con una persona, con un periodo o un posto) chiudo davvero, radicalmente : saprò io il perchè, e tanto basti.

credo nel senso vero e profondo di ogni parola. mia ed altrui. chi non da peso alle parole e ne fa uso 'leggero' (o peggio: truffaldino) non è gradito compagno di strada.
e poi..credo nell'Utopìa, nel Cinema, nei testi delle canzoni, nella Poesìa, nei bambini di tutte le età, ecc. ecc. ecc...............................................................................................................................................................................
questo minimo zibaldone voglio pomposamente, ironicamente chiamarlo : prolegomeni ad ogni futura metafisica che voglia esser chiamata...Vita.



domenica 11 agosto 2013

misure esatte

Si può essere in grande sintonia a fare l’amore o baciarsi senza disagio, perfino con impeto e passione. Ma abbracciarsi no, abbracciarsi davvero non ci si riesce, perché è l’abbraccio il metro più esatto dell’intesa, l’abbraccio non perdona”.

Lorenzo Licalzi

giusto: l'abbraccio è sempre stata la misura del problema. 

ed infatti ho omesso qui la frase iniziale
(cioè : il nostro era un abbraccio perfetto)

sabato 10 agosto 2013

eh.

La fiera dei miracoli

Un miracolo comune:
l'accadere di molti miracoli comuni.

Un miracolo normale:
l'abbaiare di cani invisibili
nel silenzio della notte.
Un miracolo fra tanti:
una piccola nuvola svolazzante,
che riesce a nascondere una grande pesante luna.
Più miracoli in uno:
un ontano riflesso sull'acqua
e che sia girato da destra a sinistra,
e che cresca con la chioma in giù,
e non raggiunga affatto il fondo
benché l'acqua sia poco profonda.
Un miracolo all'ordine del giorno:
venti abbastanza deboli e moderati,
impetuosi durante le tempeste.
Un miracolo alla buona:
le mucche sono mucche.
Un altro non peggiore:
proprio questo frutteto
proprio da questo nocciolo.
Un miracolo senza frac nero e cilindro:
bianchi colombi che si alzano in volo.
Un miracolo – e come chiamarlo altrimenti:
oggi il sole è sorto alle 3,14
e tramonterà alle 20.01
Un miracolo che non stupisce quanto dovrebbe:
la mano ha in verità meno di sei dita,
però più di quattro.
Un miracolo, basta guardarsi intorno:
il mondo onnipresente.
Un miracolo supplementare, come ogni cosa:
l'inimmaginabile
è immaginabile.
-- Wislawa Szymborska

giovedì 8 agosto 2013

ma bandiera bianca mai

....
Per fortuna il mio razzismo non mi fa guardare
quei programmi demenziali con tribune elettorali
e avete voglia di mettervi profumi e deodoranti
siete come sabbie mobili tirate giù uh uh.
...
( Quante squallide figure che attraversano il paese
com'è misera la vita negli abusi di potere.)

Franco Battiato - Bandiera bianca - 1981

lunedì 5 agosto 2013

Caterina Caselli - Insieme A Te Non Ci Sto Più (AKA Arrivederci Amore, C...

adelante P. , con juicio


Il mio desiderio è partire, fuggire. Non verso le indie impossibili o verso le grandi isole a sud di tutto, ma verso un luogo qualsiasi che non sia questo. Non voglio più vedere questi volti, queste abitudini, questi giorni.
— F. Pessoa

ho seguito già una volta il P. che alberga in me. precipitosamente : pesavano più le suggestioni della realtà obiettiva. meglio vagliare a fondo il terreno su cui attecchire, perchè la linfa scorra a lungo.

così, dell'Idea il seme è piantato. fiorirà a suo tempo.

venerdì 2 agosto 2013

non passa

vuoto
e lindo
il cielo di quest'oggi
come sordo, insensibile alla vita
come dopo caduta l'ultima polvere
provocata dallo scoppio
distante
il cielo
(ficcata nel cuore, la memoria)